Gruz, Laurent - SE 2010 Armagnac, il gigante dimenticato (2010)
SE.2010 Armagnac, il gigante dimenticato (2010)
di Laurent Gruz
Aereo quadrimotore di trasporto pubblico per circa 100 passeggeri, l'Armagnac SE 2010 rimane, con un peso massimo di 77 tonnellate, il più grande aereo di design puramente francese. Progettato e prodotto dalla Société Nationale de Constructions Aéronautiques du Sud Est (SNCASE) di Tolosa, è il diretto antenato di Caravelle e Concorde, da cui scende l'Airbus.
Avviato nel maggio 1945 con la capitolazione della Germania nazista, l'Armagnac doveva essere l'aereo a lungo raggio della rinata aviazione commerciale francese. Una formidabile sfida tecnica in un Paese che stava lottando per riprendersi da una terribile sconfitta seguita da una devastante occupazione, è stato un amaro fallimento commerciale. Nessuna compagnia aerea l'avrebbe acquistato, nemmeno Air France, per la quale è stato appositamente progettato il SE 2010 e che ha preferito il Constellation di Lockheed. L'ordine iniziale di cinquanta unità è stato ridotto più volte e solo nove cellule sono state effettivamente completate.
Questa delusione nasconde però un innegabile successo tecnico. Gli ingegneri della SNCASE erano riusciti, nonostante le mille difficoltà e la perdita accidentale del prototipo, a progettare e poi sviluppare il più grande aereo da trasporto civile del suo tempo. Dopo essere stati valutati da una società indipendente, Transports Aériens Intercontinentaux, i sette aerei di produzione sono stati affidati a quella che può essere considerata la prima compagnia charter francese, SAGETA.
Gli Armagnac hanno permesso di realizzare un ponte aereo con l'Indocina, prima di soddisfare le numerose esigenze di noleggio delle linee francesi, soprattutto - ironia della sorte - per Air France. Andarono così in tutti i continenti, con la notevole eccezione del Nord America, anche se furono progettati per attraversare l'Atlantico. Gli Se 2010 hanno servito fino alla fine del 1958, spinti fuori servizio dall'arrivo dei jet, tra cui il Caravelle, suo erede diretto.
Il libro ripercorre la storia del programma mettendola nel contesto. Lo sviluppo e l'evoluzione del programma sono descritti in modo esaustivo grazie a resoconti e archivi inediti. Vengono poi raccontate in dettaglio le operazioni, prima presso la TAI e poi presso la SAGETA. L'autore descrive anche l'uso del secondo prototipo trasformato in un banco prova volante SE 2060 per valutare i nuovi propulsori di SNECMA. Le appendici comprendono un elenco di produzione e una descrizione tecnica completa.
199 pagine - in francese